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Dal 3d alla realizzazione - approfondimento 3

Storia ed evoluzione del disegno tecnico

Si deve ad Euclide, intorno al 300 a. C., l'organizzazione di tutto il sapere geometrico-matematico greco in forma tale da poter sviluppare deduzioni assolutamente rigorose partendo da pochi principi evidenti.

Il Rinascimento italiano sviluppò lo studio delle leggi della prospettiva, ponendo le premesse per le successive evoluzioni della geometria proiettiva e descrittiva. Cartesio fondò la geometria analitica, in cui l'impostazione geometrica dei problemi viene condotta con gli stessi metodi della matematica. Questa nuova disciplina, innestata nel filone italiano dello studio della prospettiva, portò attraverso gli studi di Pascal, Desargues, Poncelet e Chasles all'organizzazione della geometria proiettiva come scienza autonoma, separata dalla geometria elementare.

Modello 3D semplice con figure sempliciL'introduzione della geometria proiettiva permise di approfondire la rigorosità dei metodi di rappresentazione caratteristici della geometria descrittiva.
Infatti il problema principale del disegno è quello di poter rappresentare su un piano bidimensionale (per esempio un foglio di carta) un oggetto a tre dimensioni. Sul piano di rappresentazione sono misurabili correttamente solo due dimensioni e la terza può essere misurata solo se messa in relazione con le prime due, realizzando delle alterazioni rispetto a quella che sarebbe un'immagine oggettiva complessiva dell'oggetto.

Osservando un oggetto tridimensionale è possibile infatti effettuare il cosiddetto "disegno dal vero", caratterizzato però da una scarsa corrispondenza dimensionale con l'oggetto e che non può quindi essere un'attendibile fonte di informazioni per risalire alla vera dimensione dello stesso per permetterne la ricostruzione.
Questo risultato può invece essere acquisito applicando i metodi della geometria descrittiva, che si occupa della trasformazione sistematica di problemi della geometria dello spazio in problemi di geometria piana. Questi metodi consentono, dato un oggetto tridimensionale, di ottenerne su un piano bidimensionale una rappresentazione con una precisa corrispondenza dimensionale.

Nello stesso tempo, è possibile, data l'immagine di una figura piana e con la conoscenza di alcune regole matematiche di rappresentazione, ricostruire la figura nello spazio. In tal modo la rappresentazione è intesa come equivalente e perfettamente sostituibile all'oggetto reale, e ciò costituisce il fondamento del disegno tecnico.